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Segnale di allarme: come difendersi dai Jammer?

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Da qualche anno a questa parte è sempre più comune tra i ladri la possibilità di avvalersi di un'apparecchiatura che va a bloccare o disturbare il segnale d’allarme di un antifurto. Questo disturbatore di segnale è comunemente chiamato “Jammer”: vediamo insieme di cosa si tratta e cosa possiamo fare per proteggere la nostra casa.

Cos’è il Jammer

Il jammer è un dispositivo elettronico senza fili, capace di bloccare o più spesso disturbare le onde emesse da un impianto antifurto agendo sull’emissione di frequenze elettromagnetiche, senza lasciare tracce. È inoltre in grado di inviare segnali ad alta potenza su più bande radio, andando ad interferire in modo significativo sul funzionamento degli apparecchi GSM, comunicazioni GPS, sensori di allarme wireless, Wi-Fi, ed è anche in grado di occultare le telecamere di sicurezza ove presenti.

Il suo meccanismo si basa sul blocco e l’isolamento del segnale che partendo dall’antifurto che abbiamo installato arriva alla Centrale Operativa di un Istituto di Vigilanza convenzionato o alle Forze dell’Ordine, rendendone di fatto la sua funzione inutile.

Nonostante il Jammer sia ovviamente vietato dalla Legge, e sia stato ritirato dal commercio in più occasioni (attualmente l’uso è consentito solo alle Forze dell’Ordine e ai Militari, ma non ai privati), è purtroppo facilmente reperibile dagli scassinatori, che lo considerano sempre più uno strumento indispensabile per manomettere qualunque tipo di impianto di antifurto in uso, sia esso cablato o meno.

È bene precisare che chi acquista e fa uso di questo inibitore di segnale è perseguibile penalmente dalla Legge, a causa della capacità del jammer di poter potenzialmente interrompere anche servizi pubblici come le linee telefoniche.

 

Cos’è l’Anti-Jammer e perché è così importante

Scegliere un allarme antifurto dotato di tecnologia anti-jammer è fondamentale.

I dispositivi anti-jammer sono sensori tecnologicamente avanzati che consentono di segnalare un eventuale tentativo di manomissione dell’allarme alla Centrale Operativa, mediante accecamento delle frequenze di ricezione dei normali segnali antifurto.

L’impianto dotato di anti-jammer riesce quindi a continuare la trasmissione di informazioni utili per rilevare il tentativo di effrazione, contrastando l’azione del jammer, che tenta di bloccare tale comunicazione.

I migliori anti- jammer si avvalgono di collegamenti IP permanenti e vanno a scongiurare anche un altro dei principali punti di attacco dei malviventi, ossia la rete telefonica:

tagliandone i cavi, questa viene messa fuori funzione, sabotando i combinatori telefonici. L’anti-jammer in questo caso interviene con estrema rapidità, generando automaticamente un segnale di manomissione



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