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Sicurezza in Italia, le statistiche 2023

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Sicurezza in italia, la situazione attuale e i dati dell'ultimo decennio sulla criminalità e alcune indicazioni su come proteggersi

Un recente rapporto Censis ha fatto il punto sulla sicurezza nelle città e, più in generale, sulla situazione in Italia. Anche l’indagine “La criminalità: tra realtà e percezione” nata dal Protocollo d’intesa sottoscritto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale e l’Eurispes ha proposto un approfondimento quantitativo e qualitativo per analizzare i vari reati e fenomeni sociali. Proviamo a esplorare la situazione attuale, partendo dai numeri.

Indice

• La percezione

• I reati arginati

• I reati in crescita

• Crimini? Sempre meno, ma comunque troppi

• 1 italiano su 4 non si sente sicuro

• Omicidi dimezzati dal 2007 ad oggi

• Criminalità minorile: +13,8% dal 2019

• Come proteggersi

sicurezza in Italia

La percezione

Oggi il 51,7% degli italiani teme di essere vittima di reati, benché nell'ultimo decennio il numero di denunce sia -25,4%. Nel 2012 in Italia sono stati denunciati 2.818.834 reati, nel 2021 ben 714.720 in meno. Quasi tutti i dati indicano un calo, ma la percezione è opposta: gli italiani non si sentono sicuri. Vediamo quindi quali sono le statistiche più recenti sui reati in calo e in crescita, e alcune indicazioni su come difendersi.

I reati arginati

Nell'ultimo decennio gli omicidi registrati sono -42% (da 528 a 304 nel 2021). Inoltre le rapine sono diminuite del 48%, simile la percentuale dei furti in casa, e sono calati del 43% i furti di auto.

Nel 2021, inoltre, i reati totali sono stati 2.104.114. I borseggi diminuiscono a Roma, Torino e Bologna, e restano invariati a Firenze, Napoli e Milano. A fronte di questi dati in calo, però, ce ne sono anche altri in crescita.

In diminuzione lo sfruttamento della prostituzione e della pornografia minorile (-24,7%), l’usura (-15,8%), il contrabbando (-10,4%), gli incendi (-3%) e i danneggiamenti seguiti da incendio (-2,3%).

I reati in crescita

Ad aumentare sono i reati contro la persona, come le violenze sessuali (+12,5% nel 2021 rispetto al 2012). E le estorsioni: +55,2%. La crescita più alta in percentuale è quella dei reati informatici. Truffe e frodi virtuali denunciate nel 2021 sono state 294.649 (+152,3% rispetto al 2012), e i delitti sono cresciuti del 200%.

Per quanto riguarda altre tipologie di reati, l’aumento nell'ultimo anno ha riguardato i furti (+17,3% rispetto al 2021), le rapine (+14,2%), la ricettazione (+7,4%), i danneggiamenti (+2,9%) e le lesioni dolose (+1,4%).

Crimini? Sempre meno, ma comunque troppi

Quindi i reati sono sempre meno, ma sempre troppi, come affermato dal questore di Milano Giuseppe Petronzi. E la percezione della popolazione? Dipende dal fatto che i reati sono più visibili in strada e attraverso i social. Molti hanno la sensazione che manchi il controllo in alcune zone e giornate soprattutto nelle grandi città. Inoltre, le baby gang sono sempre più attive e non più solo relegate alle periferie.

L’analisi di dati statistici e informazioni a livello nazionale e territoriale ha evidenziato i contesti in cui si concretizzano particolari criticità. Emerge un’esigenza d’informazione sul tema della sicurezza, che assume una grande rilevanza nel dibattito pubblico, come proviamo a spiegare di seguito.

1 italiano su 4 non si sente sicuro

Prima ancora dei dati ascrivibili dall’azione delle Forze dell’Ordine, è un fatto che la maggioranza degli italiani si sente ancora al sicuro. Il 61,5% dei cittadini, infatti, dichiara di vivere in una città sicura.

Eppure, confrontando i dati Eurispes 2019, emerge un’inversione di tendenza. I cittadini che si sentivano sicuri erano pari al 47,5%: meno della metà dell'insieme analizzato. Tuttavia, nel 2023 più di 1 cittadino su 4 (26,6%) non pensa di vivere in un luogo sicuro; e questo è più frequente al Sud (30,5%) e nelle Isole (38,4%).

Omicidi dimezzati dal 2007 ad oggi

In Italia, dopo la flessione nel periodo 2007-2022, tra il 2021 e il 2022 si è registrata una risalita. Gli omicidi volontari commessi nel 2022 sono 314 (+ 3% rispetto ai 304 del 2021). Nello specifico, gli omicidi in contesti di criminalità organizzata hanno subito un aumento dell’8%. Tuttavia, il numero di omicidi nel 2022 resta lontano da quello registrato nel 2007, quanto erano il doppio (632).

Criminalità minorile: +13,8% dal 2019

Nel 2022, la popolazione straniera in Italia rappresentava circa l’8,5% del totale. Analizzando i dati, risulta che nel 2022 sono state effettuate 271.026 segnalazioni nei confronti di stranieri (il 34,1% del totale degli arrestati).

Il dato risulta in aumento rispetto al 2021, quando le segnalazioni erano pari al 31,9% del totale. Il coinvolgimento di stranieri è relativo ad attività di natura predatoria. In particolare, parliamo di furti (45,48% del totale) e rapine (47,31% del totale).

Per quanto riguarda la criminalità minorile, fenomeno molto diffuso nelle grandi città, i crimini sono stati 30.405 nel 2021 (+15,7% rispetto al 2020) e 33.723 nel 2022 (+10,9% rispetto al 2021). Si tratta quindi, purtroppo, di un problema in crescita.

Come proteggersi

Mettere al sicuro un immobile aziendale o privato è il primo passo per proteggersi, come abbiamo segnalato anche in quest'altro articolo. Tuttavia, possiamo aggiungere che rispetto ad un iniziale scetticismo dovuto ai normali costi dell'operazione, i cittadini che installano sistemi di sicurezza riscontrano margini di miglioramento della qualità della vita impensabili in precedenza.

Questo perché avere una proprietà al sicuro consente di impiegare diversamente, e meglio, le proprie risorse altrimenti concentrate nel monitoraggio costante dei beni da tutelare. Per comprendere di cosa stiamo parlando, puoi contattare direttamente uno dei nostri esperti.

Proteggersi è possibile e doveroso, e anche se esistono tanti diversi sistemi di allarme, consultare un professionista può aiutarci a trovare una soluzione taylor-made adeguata alle nostre esigenze e budget, per evitare di rimanere privi di tutela.